Scrittore, drammaturgo, saggista, giornalista e stampatore francese, Honoré de Balzac era famoso per i suoi capolavori letterari e per i suoi… eccessi.
L’autore della Comédie Humaine (una raccolta di 137 tra romanzi, saggi, racconti e novelle) amava scrivere durante la notte, dal calar del sole fino alle 8 del mattino.
Della notte, come molti altri artisti, amava il silenzio, il fresco e le ombre, ma aveva bisogno di combattere il sonno, che rallentava la sua produzione.
Per restare sveglio, ma perfettamente lucido, usava bere molti caffè, fino a 50 tazze al giorno.
Preferiva il caffè turco, ma consigliava ai suoi colleghi artisti di ingerire i chicchi macinati a stomaco vuoto per scrivere fino a tarda notte.
(All’epoca di Balzac non esistevano ancora le capsule compatibili di Mastria Espresso… disponibili in box da 100 e 150!).
Secondo Graham Robb, autore di una biografia di Balzac, lo scrittore lavorava a una velocità spaventosa. I suoi romanzi, scritti a mano con una piuma, furono realizzati con un ritmo pari a trenta parole al minuto su una macchina da scrivere moderna.
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